PRODUZIONI

un curioso accidente
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:
regia:angelo lelio
anno:2010
attori:angelo lelio, fabia ceccon, thérèse perremans, paolo bertoncello, federica cannavò
descrizione:L'argomento di questa Commedia non è che un fatto vero, verissimo, accaduto, non molto tempo fa, in una città di Olanda. Mi fu raccontato da persone degne di fede in Venezia al Caffè della Sultana, nella Piazza di S. Marco, e le persone medesime mi hanno eccitato a formarne una Comica rappresentazione”. Così scrive Goldoni in una nota introduttiva (“L’autore a chi legge”) a “Un curioso accidente”, commedia scritta nel 1760 ed ambientata a L’Aja, in una nobile dimora olandese, intorno alla seconda metà del Settecento. Sotto il ben congegnato meccanismo scenico affiorano aspetti centrali dell’arte goldoniana: il gioco della seduzione, i diversi modi di intendere ed affrontare l’amore, l’eterno conflitto tra genitori e figli. Da una parte un padre che, troppo compiaciuto del successo sociale, non sa capire i sentimenti della figlia e dall’altra una figlia che, non osando sfidare direttamente l’autorità paterna, nasconde il suo amore contrastato con un sotterfugio che innesterà tutta una serie di “curiosi” equivoci. Ne risulta una commedia che ha l’aspetto di un divertissement leggero con un intreccio piacevole , semplice e trasparente, privo di trame intricate e complesse: il cerchio tracciato racchiude la vita, senza nasconderla e senza spegnerla. E la vita è colma di tenerezze, di sogni, di malinconie, di piccole pazzie e di grandi tracotanze, di cuore e di ragione, di tirannia ed amore.

la bottega del caffé
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2006
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello marta gaia castellan barbara scalco
descrizione:Allegra commedia che si discosta dalle altre opere goldoniane per la tipologia dell’intreccio. Come dice lo stesso Goldoni nelle sue memorie, la sua intenzione non era di voler rappresentare una vicenda ben precisa, ma di voler dipingere una piazzetta di Venezia e la vita delle persone che gravitavano intorno ad essa. Ecco quindi che tutta la scena non è altro che uno scorcio di realtà portato in teatro: ad ogni personaggio corrisponde un preciso carattere nel quale ogni spettatore può riconoscersi o ritrovare qualche suo conoscente. Tutto si svolge intorno ad una bottega del caffè, luogo di ritrovo di avventori abituali e di passaggio. La proprietaria è il personaggio chiave che tiene in fila gli avvenimenti mantenendo saldo il buon senso laddove viene a mancare. Donna onesta si impegnerà a riparare l’infelice matrimonio tra Eugenio e Vittoria: lui, posto ormai sulla cattiva strada,lei virtuosa e paziente, ma vicina alla disillusione. A questi si aggiunge Don Marzio, maldicente comico ed originale, che creerà malintesi ed incomprensioni. La commedia chiaramente a lieto fine: tutto rientra nell’etica e nella morale comune, che vede trionfare il bene e punire il male. Don Marzio, che mai aveva messo in dubbiosa bontà delle sue azioni, sarà accusato di calunnia, indiscrezione e spionaggio e costretto a lasciare Venezia, ma…

il piacere dell'onestà
autore:luigi pirandello
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2007
attori:angelo lelio paolo bertoncello fabia ceccon floriana libassi
descrizione:classico continua ad essere rappresentato. All’origine, come spesso accade nel caso di questo autore, era una novella, Tirocinio, scritta nel 1905 per un pubblico borghese desideroso di ridere di tutto, anche di sé stesso. Nel 1917 il racconto diviene una commedia, una delle prime dell’autore a contenere tutta quella che sarà la sua drammaturgia: le maschere, le apparenze, il teatro nel teatro. Siamo in un salotto borghese di primo Novecento, un salotto in cui il marchese Fabio Colli, separato, e Maddalena, madre di Agata, tentano di convincere quest’ultima, rimasta incinta, ad accettare un matrimonio di facciata che possa conservare la reciproca reputazione e possa donare rispettabilità anche al nascituro. Il mezzo per salvaguardare le apparenze si chiama Angelo Baldovino, un uomo miserabile disposto a sposare per finta una donna. Come spesso accade nel caso di Pirandello, si tratta di facciata, di apparenza. Baldovino non è un uomo onesto, non lo è mai stato. Questo matrimonio rappresenta per lui un modo per liberarsi dalle oscure a taciute colpe passate. Ecco perché, nel momento stesso di fingersi onesto, il protagonista sceglie di portare alle estreme conseguenze le modalità e le forme di quella che è, all’interno della famiglia, una pura e semplice finzione. Di qui prende avvio l’essenza più profonda dello spettacolo, a metà fra la farsa e la tragedia. In controtendenza proprio con le convenzioni, quello che è nato come un inganno sociale si trasforma nell'unione vera di due esseri: la maschera è stata sconfitta e, per una volta, trionfa la vita tanto che il protagonista sposerà per finta una donna ma sul serio l’onestà. Nel nostro allestimento ci siamo concentrati sui quattro personaggi essenziali della vicenda, snellendo i dialoghi, spesso molto contorti e complicati pur lasciando integra la natura pirandelliana del testo: lo spettacolo risulta essere così più snello e lineare, adatto anche ad un pubblico giovane e meno preparato al teatro moderno.

maschere nude
autore:luigi pirandello
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2004
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello
descrizione:Spettacolo intenso di quella carica emotiva che solo un grande autore come Pirandello ci sa dare, si compone di due atti unici che risultano essere due grandi capolavori della letteratura italiana: “L’uomo dal fiore in bocca” e “La patente”. Tratto dalla novella Caffe’ notturno, L’uomo dal fiore in bocca, e’ stato rappresentato per la prima volta il 21 febbraio 1923 .Si tratta di un atto unico in cui l’Uomo e l’Interlocutore si confrontano sul senso della vita: l’Uomo che sta per morire (il fiore e’ la metafora dell’epitelioma, il cancro che lo condanna) e per il quale la vita ha il senso di un microcosmo da osservare con l’intensita’ e il rigore scientifico di un entomologo, e l’interlocutore, invece, che rappresenta la normalita’ di chi ha tutto il tempo davanti a sé, e si lascia coinvolgere in una piccola serie di eventi quotidiani. L’atmosfera, inizialmente realistica, acquista presto una valenza metafisica nell’analisi ossessiva che il protagonista propone attraverso una gestualita’ spiata da un mondo che ormai lo trova come mero spettatore. La patente , pubblicata nel 1915, rappresenta il dramma dell'uomo costretto in un’immagine nella quale gli altri lo hanno calato. E’ la storia dolorosa e grottesca di Rosario Chiarchiaro, padre di famiglia che, allontanato dalla società perché considerato iettatore, perde il lavoro e vive di stenti. Decide di chiamare in tribunale i suoi diffamatori non per ottenerne la condanna, ma per vedersi ufficialmente riconosciuta la qualifica di iettatore, la patente, appunto. Apparentemente grottesco e bizzarro, in realtà il protagonista ha tutta la comprensione di Pirandello che esprime in questa novella il suo pessimismo e rivela grande partecipazione al triste destino degli uomini.

la bisbetica domata
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2003
attori:fabia ceccon angelo lelio paolo bertoncello floriana libassi marta gaia castellan
descrizione:Uno dei testi più conosciuti, amati e discussi dal pubblico di tutti i tempi. Un viaggio alla scoperta di un grande autore come Shakespeare. Formata da un prologo e due storie tra loro intrecciate, quella di Caterina e Petruccio e quella di Bianca e Lucenzio, l’opera narra di come il rude Petruccio riuscirà a “domare” la bisbetica Caterina. In questa divertente commedia, Shakespeare dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile. Egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e l’ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio. Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata, ma prepotente alla fine, mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente. Nel nostro allestimento abbiamo voluto rendere centrale il ruolo di Sly, il calderaio ubriaco per il quale viene allestito lo spettacolo. Egli riuscirà a prendere le redini della situazione, riuscendo a domare la difficile dama. Proprio questa idea registica, consente uno studio più approfondito sulla vicenda e sul grande interrogativo che Shakespeare ci lascia: sarà vera sconfitta, quella di Caterina? L’apparente sottomissione disegna un mondo femminile più astuto di quanto sia quello maschile? O la coppia, nel suo equilibrio e amore, riesce a prendersi gioco di tutti,compresi gli spettatori…A voi l’ardua sentenza...

la carovana fantastica
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2004
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello marta gaia castellan
descrizione:Non poteva mancare nel nostro repertorio uno spettacolo dedicato alle origini della famiglia Lelio: il periodo della commedia dell’arte, iniziato in Italia nel XVI secolo e rimasta popolare fino al XVII secolo. Attori girovaghi (comici) allestivano all’aperto, con una scenografia fatta di pochi oggetti, rappresentazioni basate non su testi scritti (copioni) bensì su canovacci e con il solo ausilio della loro capacità di improvvisazione (da qui commedia all’improvviso) e della loro arte estemporanea. Commedia dell’arte, dunque, intesa come ”Commedia della professione” dove il termine arte significa, appunto, mestiere. La compagnia più famosa, fra quelle antiche, fu la Compagnia dei Gelosi dove si distinse il capocomico Francesco Andreini, in arte Capitan Spaventa il cui figlio, Giambattista, diventerà la maschera Lelio, carattere dell’amante corrisposto. Con gli anni Giambattista Andreini lascerà da parte il suo cognome e comincerà a firmarsi come Lelio. Di qui l’origine di una delle famiglie d’arte più importanti d’Italia: i Lelio. Nel nostro allestimento abbiamo voluto dare una forte impronta storica basandoci su un fatto realmente accaduto: la terribile pestilenza a Venezia che decimò la città. Una compagnia di comici dell’arte farà il suo ingresso in scena, creando un gioco di teatro nel teatro e rappresentando spontaneamente, senza forzature, la vita dei “figli d’arte” con testi e canovacci originali del tempo.

l'inconveniente di essere vivo
autore:fabia ceccon
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2010
attori:fabia ceccon angelo lelio paolo bertoncello michele perli
descrizione:Le origini ebraiche, nella seconda guerra mondiale, costrinsero Aldo De Benedetti, autore già affermato e di grande successo, a nascondersi e firmare sceneggiature cinematografiche sotto altro nome. Il suo ritorno a teatro avvenne nel 1945 con “Lo sbaglio di essere vivo” commedia grottesca di vaga ispirazione pirandelliana: il protagonista infatti porta il nome che Mattia Pascal assumerà comeseconda identità: Adriano. Rappresentata per la prima volta al teatro Eliseo di Roma dalla compagnia Pagnani-Ninchi il 4 luglio 1945 ottenne un grandissimo successo tanto che ne fu subito tratto un film, dallo stesso titolo, protagonisti Vittorio De Sica, Isa Miranda e Omo Cervi. Un povero impiegato, Adriano, una sera tornando a casa si sente male, perde conoscenza e il medico lo considera morto. Già sistemato nella cassa, si risveglia dopo qualche ora, tra il terrore della moglie Maria che dapprima lo crede uno spettro. I due coniugi, felici, stanno per cenare in tranquillità prima di dare il lieto annuncio a parenti ed amici, quando all’improvviso Adriano si ricorda, frugando fra le carte e telegrammi, di aver stipulato un’assicurazione sulla vita che frutterebbe alla moglie, in caso di morte, la favolosa somma di trecentomila lire. La tentazione è forte, e Adriano, vinte le resistenze di Maria, decide di non cambiare le cose e di continuare a far credere a tutti di essere morto. Si finge cognato di Maria e i due vanno a stabilirsi per qualche tempo in una ridente località balneare, dove nessuno li conosce fino a che… Una commedia esilarante e coinvolgente ricca di colpi di scena e risvolti sia comici che amari che ci lascia con il fiato sospeso fino all’ultima battuta. Un lavoro di straordinario talento di un grande nome del teatro italiano.

peter pan
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2008
attori:angelo lelio fabia ceccon floriana libassi paolo bertoncello
descrizione:Capolavoro di James Matthew Barrie, Peter Pan rispecchia sicuramente quelli che sono i problemi delle generazioni di oggi: la fuga dalle responsabilità, l’insaziabilità di avventure, la superficialità nei rapporti. Si tratta di caratteristiche non solo maschili, come ci fa capire lo stesso autore quando, nella prima drammatizzazione del suo romanzo, fa interpretareilruolo di Peter ad una donna. Ma Peter non è un eroe: il suo fuggire lo rende vulnerabile e insicuro, la sua spavalderia nasconde una profonda tristezza. Come in tutti i nostri lavori, l’insegnamento e la morale lasciano ampio spazio al divertimento con buffi personaggi, musiche e dialoghi con il pubblico che diventa parte attiva dello spettacolo. Così abbiamo voluto proporre, attraverso una fiaba ricca di risate e colpi di scena, lo spunto per un’importante riflessione: impariamo ad ascoltare i nostri “bimbi sperduti” e accompagnamoli per mano lungo quel meraviglioso percorso che è la vita. Crescere è sicuramente l’avventura più bella!

aladino e la lampada magica
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo
anno:2007
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello floriana libassi
descrizione:Chi non vorrebbe avere un genio per amico? Un appoggio nelle situazioni più difficili, un aiuto per essere sicuri di farcela, di essere sempre all’altezza. Al giorno d’oggi siamo messi tutti sotto pressione dalle aspettative che gli altri hanno su di noi: a scuola come nello sport, in famiglia come tra amici. Emerge così un’innata insicurezza, la paura di non riuscire, la voglia di apparire migliori di quello che crediamo di essere. Non ci resta che specchiarci nella storia del simpatico Aladino per capire che ognuno di noi ha dentro di sé la forza per superare qualsiasi difficoltà. Con i nostri pregi e i nostri difetti siamo tutti pietre preziose; le nostre qualità e le nostre caratteristiche ci rendono unici ed è proprio mostrandoci noi stessi, senza bugie né sotterfugi, che riusciremo a farci voler bene e a vivere serenamente.

excalibur
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2009
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello marta gaia castellan
descrizione:L’integrazione, la convivenza e l’accettazione della diversità sono attuali problematiche presenti nella vita sociale dei giovanissimi e anche dei meno giovani. Abbiamo voluto affrontarle proponendo una storia inedita basata sul cosiddetto ”Ciclo bretone”, ossia l’insieme delle avventure che ruotano intorno alla figura di Re Artù. L’intreccio si sviluppa attorno alla mitica Excalibur, la spada di Re Artù, simbolo di potere e di forza, e ai vari tentativi messi a punto dalla malvagia Morgana per entrarne in possesso. Ogni personaggio della storia possiede caratteristiche ben definite, non casuali. Artù rappresenta l’ingenuità, la semplicità e i buoni sentimenti, la dolce e buona Ginevra, originaria di terre lontane, simboleggia la diversità, l’apertura a nuove frontiere. Merlino è naturalmente la saggezza, il valido aiuto dell’esperienza e infine l’intollerante Morgana che individua un razzismo vecchio, obsoleto, d’altri tempi. E’ così che ci auguriamo che il razzismo appaia ai nostri bambini: un sentimento sorpassato che non ha più ragione di esistere.

i tre porcellini
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2004
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello marta gaia castellan
descrizione:In questa divertente fiaba, universalmente conosciuta, il tema che abbiamo sviluppato riguarda l’esigenza comune di avere dei punti di riferimento. Il distacco dalla famiglia per crearsi una propria autonomia è un punto fondamentale per la crescita e la formazione di ogni individuo. Le casette che i porcellini si costruiscono sono frutto di un percorso della propria vita, specchi di scelte personali che vanno al di là della semplice storia. La paglia simboleggia una scarsa concezione del cammino umano, concezione che va affinandosi attraverso il legno e i mattoni, più resistenti agli artigli del lupo, che rappresentano le avversità e gli ostacoli della vita. Le divertenti canzoni, i costumi, le coloratissime scene fanno sì che lo spettacolo sia gradevole e coinvolgente.

il gatto con gli stivali
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2003
attori:angelo lelio fabia ceccon paolo bertoncello marta gaia castellan
descrizione:È, questo, uno dei testi per l'infanzia più conosciuti e amati che Perrault abbia mai scritto. In esso si ritrovano infatti tutti gli elementi che fanno di una fiaba uno spettacolo indimenticabile: animali parlanti, principesse e orchi si alterneranno sulla scena per dare vita a questa entusiasmante storia che ci mostra come sia sempre possibile trovare dentro di noi, nonostante le avversità della sorte, la volontà, la tenacia e l'intelligenza per riscattarci. La fiaba originale è stata adattata inserendo un simpaticissimo personaggio e i dialoghi vedono spesso il pubblico in veste di interlocutore. La recitazione degli attori è alternata a momenti di teatro di figura, con l'ausilio di pupazzi di gommapiuma e cartapesta.

arlecchino perduto e ritrovato
autore:angelo lelio
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2005
attori:angelo lelio paolo beroncello fabia ceccon floriana libassi
descrizione:Avete mai provato a chiedere ai bambini quali sono le maschere italiane? Indubbiamente la maggior parte di loro non lo sa, o risponde piuttosto vagamente. Le maschere della Commedia dell'Arte sono un patrimonio nazionale di inestimabile valore: i loro lazzi, i loro scherzi e i loro caratteri vengono da una comicità istintiva, popolare, che si nutre con semplicità delle vicende del quotidiano. Questo spettacolo offre alle nuove generazioni, attraverso un testo inedito e molto divertente, una panoramica sulle figure delle più importanti maschere tradizionali. Il testo stesso, che narra di un Arlecchino perduto da piccolo e poi miracolosamente ritrovato, vuole essere, oltre che una divertente storia tutta da raccontare, una grande allegoria sul tempo, che ha messo da parte i vari Brighella, Balanzone, Pantalone a favore dei personaggi televisivi o dei cartoni animati. Nasce così, dalla riscoperta delle nostre radici, dalla rielaborazione per un pubblico moderno, dalla rivisitazione e dalla ricerca questo imperdibile spettacolo fatto di burle, celie, musica e poesia.

hansel e gretel
autore:fabia ceccon
compagnia:
tipo:professionale
regia:angelo lelio
anno:2010
attori:fabia ceccon paolo bertoncello floriana libassi angelo lelio
descrizione:Un magico tuffo in quello che è uno tra i più conosciuti capolavori dei fratelli Grimm: Hansel e Gretel. Chi non conosce, infatti,le avventure dei due piccoli fratelli: la perfida matrigna e il buon genitore sottomesso, la casetta di marzapane che fa da contrappunto alle ristrettezze economiche della famiglia e che simboleggia le tentazioni degli eccessi e le annesse insidie, rappresentate dalla strega cattiva. Nel nostro allestimento abbiamo voluto rimanere fedeli al testo, dando un’impronta piacevole e divertente e inserendo un tema che va oltre il solito riscatto dei buoni o la necessità di fare attenzione ai pericoli. Si tratta del valore della famiglia: l’importanza, la fortuna e la gioia, nelle avversità della vita, di ritrovare al proprio fianco un fratello (o sorella) riscoprendo l’amore incondizionato che ci può donare.