PRODUZIONI

IL CAPPOTTO
autore:N. V. GOGOL
compagnia:
tipo:professionale
regia:STEFANO PAGIN
anno:2009
attori:SARA BETTELLA CLAUDIA GAFA' DEMIS MARIN
descrizione: Ambientato nel mondo dell'amministrazione pubblica di San Pietroburgo, Il Cappotto tratta la vicenda umana di Akakij Akakievic Bašmackin, umile funzionario costretto a vivere con il misero stipendio da impiegato. Costui si scontra con le proprie ristrettezze economiche nel momento in cui deve comprarsi un nuovo cappotto, poichè quello vecchio è talmente liso da non essere più utilizzabile. Per far fronte all’ardua impresa, Akakij Akakievic comincia a risparmiare per pagare il lavoro del sarto. L'arrivo del nuovo indumento rappresenta per il protagonista un evento straordinario: appena indossato, egli ottiene il rispetto di quei colleghi e di quei superiori che appena prima lo vessavano con insolenza. Invitato per la prima volta ad una serata in compagnia dei colleghi di lavoro, nel ritorno a casa viene derubato del nuovo cappotto. Un disperato Akakij Akakievic cerca invano giustizia, ma muore di freddo dopo poco, distrutto per la perdita dell'oggetto e di ciò che esso aveva significato. La narrazione ha però un finale fantastico... In scena, tre personaggi maligni giocano crudelmente ai danni del più debole e intrecciano i fili di un complotto contro Akakij Akakievic, teso dai colleghi d’ufficio, dalla padrona di casa, dalla moglie del sarto, dal personaggio importante, dalla città e dal freddo dell’inverno russo. Un inquietante e grottesco concerto corale dove tutti si spiano e spettegolano delle miserie altrui, facendo fronte comune nell’odiare Akakij Akakievic.

COME UNO SCARAFAGGIO SUL MARCIAPIEDE
autore:A. VARVARA'
compagnia:Questa Nave - Compagnia TrePunti
tipo:professionale
regia:ANTONINO VARVARA'
anno:2011
attori:SARA BETTELLA ANNA DE FRANCESCHI CLAUDIA GAFA' DEMIS MARIN
descrizione:A volte ci capita di sentirci inadeguati rispetto a quello che stiamo vivendo. Inadeguati perché ci aspettavamo altro dalla vita, perché è per altro che abbiamo lottato, perché gli altri non capiscono le cose che diciamo o che desideriamo fare. Così impotenti, vorremmo allora mettere in una valigia i pensieri a cui teniamo di più e i ricordi più intensi, e abbandonare il mondo. Perché il mondo ci ha ingannati, costringendoci a vivere la nostra vita "come uno scarafaggio sul marciapiede: evitati dagli sguardi degli uomini, ricercati dai loro piedi". Il nuovo spettacolo di Questa Nave (in coproduzione con la giovane Compagnia TrePunti, testo e regia di Antonino Varvarà, in scena Sara Bettella, Anna De Franceschi, Claudia Gafà e Demis Marin) è uno squarcio di malessere interiore. Quello che a qualsiasi età e in qualsiasi momento può esplodere in noi improvvisamente e inaspettato. O almeno così pare. Perché in realtà ha covato in noi per anni e anni, nutrendosi delle nostre frustrazioni e delle nostre disillusioni. E quando finalmente si manifesta e ne prendiamo coscienza, ci sembra già la morte. Ma non è ancora la morte…

SQUASH
autore:E.CABALLERO
compagnia:
tipo:professionale
regia:FABIO MANGOLINI
anno:2012
attori:SARA BETTELLA CLAUDIA GAFA' DEMIS MARIN
descrizione:Farsa del rovescio o commedia burlesca, "Squash" deve il titolo allo spazio in cui si ambienta, una palestra adibita al gioco dello squash, un muro su cui far sbattere una pallina, un gioco che ci riporta all'infanzia (lanciare una palla contro un muro perché ritorni indietro rimbalzando) e che è diventato, nel tempo, un simbolo del rampantismo. Due donne, una prostituta e una casalinga, sono state convocate in questa palestra per un colloquio di lavoro. Non si sa di che lavoro si tratti e neanche in cosa consista la prova. Ma di quel lavoro, qualsiasi esso sia, ne hanno tutte e due un estremo bisogno e farebbero di tutto pur di ottenerlo. L'esaminatore, fin dalla sua entrata in scena estremamente impacciato, utilizzando un linguaggio improbabile simil-manageriale, somministra prove senza offrire mai indicazioni definitive sulle reali richieste dell'Azienda che impiegherà, sia chiaro, solo una delle due concorrenti. Un progressivo gioco al massacro in cui viene estratto il peggio della natura delle due candidate. L'ultima prova, un'immaginaria partita di squash, rivela però la finzione e la tragedia dell'intera situazione: il vero candidato ad un posto di lavoro è l'esaminatore che è a sua volta esaminato da una commissione che sta dall'altra parte del muro dello squash (il pubblico). Metateatro e tragedia grottesca, farsa sociale e denuncia dell'atroce catena dello sfruttamento. La nostra contemporaneità.

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